Assicurazione pneumaticiIl 16 maggio 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto n° 59/2012 che si è reso necessario creare per dare delle nuove linee guida alla Protezione Civile che così dovrebbe poter gestire meglio anche i problemi derivanti dai terremoti.

Questo decreto, però, prevede in sostanza che le assicurazioni possano estendere l’assicurazione dei fabbricati anche a quelli per uso privato e per danni derivanti da calamità naturali. Ma la cosa allarmante è che lo Stato può esimersi da pagare i danni alle persone che vedono la propria casa crollare durante un terremoto, infatti nell’articolo 2 comma 2b si legge “esclusione, anche parziale, dell’intervento statale per i danni subiti da fabbricati”.

Se è vero che un’assicurazione può salvare una famiglia caduta in rovina, bisogna considerare il costo e l’organizzazione di una polizza del genere.
Ad esempio bisogna considerare due punti fondamentali, la sismicità del luogo e l’efficienza antisismica dell’abitazione.
Pare ovvio e scontato che se una società assicurativa deve stipulare una polizza ad un residente di l’Aquila che vive in una grande casa costruita con alcuna tecnica antisismica, quante migliaia di euro all’anno dovrà chiedergli? Senza contare che molte abitazione che dovevano essere costruite con moderni sistemi antisismici si sono rivelate delle truffe.


E’ sufficiente cercare su Youtube dei video di terremoti giapponesi in cui altissimi palazzi non hanno accusato alcun danno strutturale. Ma l’Italia è una nazione strana, e accade di tutto.

I governi passati non si sono mai interessati seriamente al fenomeno terremoto, altrimenti avrebbero creato (come accade per l’efficienza energetica) dei libretti che attestino il grado di sicurezza di un immobile a seconda della magnitudo di un terremoto. In questo modo il costo di un’assicurazione potrebbe essere tranquillamente sopportato dalla magra economia delle famiglie.
Invece si è pensato solo a rendere edificabili terreni posizionati in punti sbagliati oppure a non costruire le case nel modo giusto.

Una valida alternativa alle obsolete tecniche di costruzione attuali, sono le case in legno. Ma le banche italiane non stipulano mutui per case di questo tipo.

Nei prossimi mesi assisteremo forse ad altre scosse di terremoto, e il Governo cerca di lavarsene le mani dando la possibilità di stipulare un’assicurazione (che pochissimi stipuleranno) perché forse è più impegnato a salvare le banche di chi siede in parlamento.

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