Assicurazione auto ferma: un confronto tra vecchia e nuova legge

Si deve pagare l’assicurazione per un auto ferma? Il buon senso direbbe di no, almeno se per assicurazione si intende la polizza RC auto, quella che copre la responsabilità civile. D’altronde, se l’auto è ferma, e magari parcheggiata a tempo indeterminato in uno spazio privato e ben circoscritto, non può provocare incidenti. In effetti, prima del 1° gennaio 2024, chi possedeva un’auto ferma e quindi non più circolante, non doveva stipulare alcuna assicurazione.

A partire da quest’anno, e in virtù del decreto legislativo n. 184 del 22 novembre 2023, possedere un’auto ferma senza assicurazione concretizza un illecito amministrativo. In parole povere, anche le auto non circolanti devono essere coperte da polizza assicurativa.

Si tratta di un cambiamento non da poco, che impatta sulle tasche dei possessori di auto. Tuttavia, non giunge improvviso. Il legislatore non ha fatto altro che recepire una direttiva UE di due anni fa, ovvero la 2021/2118 del 24 novembre 2021.


Quali sono le eccezioni per non pagare l’assicurazione di un’auto ferma

Per fortuna il legislatore ha pensato anche ad alcune deroghe. Sono esonerati dall’obbligo le auto soggette a formale divieto di circolazione, come quelle sottoposte a fermo amministrativo. Stesso discorso per le auto che non possono essere utilizzate, per esempio quelle ridotte a rottame, prive di motore o di ruote.

La deroga (o esonero) coinvolge anche le auto per cui si chiede la sospensione della polizza, purché tale sospensione non superi i 10 mesi. Se poi l’auto fa parte della categoria storica, il tempo massimo di sospensione di una polizza assicurativa è fissato a 11 mesi. Nel primo caso è necessario comunicare alla compagnia la sospensione con 10 giorni di preavviso, nel secondo caso con 5 giorni di preavviso.

Infine, un’ultima deroga riguarda le auto con diversa destinazione d’uso. Per esempio, quelle pensate esclusivamente per l’attività espositiva (mostre, eventi etc.).

L’intervento delle associazioni

Nonostante i nuovi obblighi rispondano a una precisa richiesta da parte dell’Unione Europa, questi hanno sollecitato la preoccupazione degli automobilisti e le proteste da parte delle associazioni. In particolare si è levata la voce della SNA, Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che per mezzo della sua Commissione di Studio ha calcolato un esborso di parecchie centinaia di euro al possessore di macchina ferma (per ora) senza assicurazione.

Per bocca dei suoi dirigenti Paolo Bullegas, Carlo Colombo e Massimiliano Prò, si è messo in evidenza come questo esborso sia ingiustificato, in quanto volto a coprire un rischio di gran lunga inferiore a quello determinato dalle auto in circolazione. In buona sostanza la spesa sarebbe la stessa, il rischio assolutamente no.

L’associazione propone delle alternative interessanti, come l’obbligo da parte delle compagnie assicurative di offrire una polizza differenziata e dal premio inferiore, deputata a coprire il “rischio statico”. La soluzione è praticabile in quanto già adottata per assicurazioni per i rimorchi degli autocarri, i carrelli porta imbarcazioni, le roulottes. In questo caso la spesa delle polizze passerebbe da parecchie centinaia di euro all’anno, se non migliaia, a poche decine.

Auto ferma senza assicurazione? Ecco cosa devi fare per non rischiare

Nel frattempo che il legislatore si decide ad accogliere o rigettare le richieste della SNA, cosa può fare il semplice cittadino per tutelarsi? In primo luogo decidere in fretta cosa fare della sua auto, ovvero se rimetterla in circolo oppure procedere con una vendita o con la demolizione, con conseguente cancellazione dal PRA.

Se proprio non ha intenzione di rimettere in circolo l’auto, e allo stesso tempo non vuole sbarazzarsene – magari per una comprensibile affezione – può cercare di rientrare in uno dei casi di deroga. Quello più a portata di mano, ad oggi, sembra la deroga per le auto che non possono circolare in quanto prive di componenti necessarie. In questo caso potrebbe semplicemente smontare le ruote o, meglio ancora, rimuovere il motore.

Per tutti gli altri la soluzione più percorribile, se non altro per prendere tempo, consiste nella richiesta di sospensione della polizza, che può durare – come abbiamo visto – 10-11 mesi.

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Dove lasciare l’auto senza assicurazione?

Almeno fino all’entrata in vigore della nuova legge, le auto senza assicurazione potevano essere custodite all’interno di spazi privati come cortili e garage, piuttosto che parcheggi privati e a pagamento.

Quando si può sospendere l’assicurazione?

L’assicurazione può essere sospesa fino a 45 giorni prima della scadenza. Se si procede con la richiesta oltre questo termine, la polizza viene data per rinnovata.

Quanto può stare una macchina senza assicurazione?

La macchina (intesa come macchina circolante) può stare senza assicurazione per 15 giorni. Entro questo lasso di tempo si può circolare con la polizza scaduta.

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