Tutte le collaboratrici domestiche, badanti, colf, donne delle pulizie o come le si vuole chiamare, hanno l’obbligo di iscrizione alla Cassacolf.
Cassacolf è la Cassa Sanitaria Collaboratrici Familiari di riferimento per tutte le collaboratrici domestiche che devono obbligatoriamente pagare un’assicurazione utile a risarcire le donne di servizio italiane nel malaugurato caso in cui dovessero avere un infortunio sul lavoro, un periodo di malattia, un ricovero ospedaliero o un parto.
L’obbligo all’iscrizione a Cassacolf è previsto dalla legge e da tutti i CCNL Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro domestico.
Il valore dei versamenti è di 0,03 euro per ogni ora di lavoro: 0,02 euro sono a carico del datore di lavoro, mentre 0,01 euro sono a carico del lavoratore.
I versamenti si effettuano trimestralmente insieme al pagamento dei contributi INPS. Infatti l’Istituto per la Previdenza serve solo da tramite, da agente di riscossione dei contributi Cassacolf.
La modalità di versamento può essere una dei due seguenti tipi:
- on-line su sito dell’INPS;
- con bollettino di C/C Postale indicando il totale della cifra (contributi INPS + Cassacolf) e indicando F2 nella casella “G.ORG”.
Nel caso in cui la collaboratrice domestica avesse bisogno della Cassacolf, avrà diritto ad ricevere del denaro solo se avrà raggiunto almeno 25 euro di versamenti, quindi un totale di 834 ore lavorative. In altre parole bisogna lavorare almeno 206 giorni a 4 ore al giorno o 103 giorni a 8 ore al giorno.
RIMBORSI PER I DIPENDENTI
La Cassacolf corrisponde del denaro ai dipendenti (colf, badanti, ecc.) in caso di indennità giornaliere se:
- c’è un periodo di convalescenza;
- c’è un ricovero, per malattia o infortunio, con e senza intervento chirurgico;
- c’è un ricovero per parto.
N.B.
Se il ricovero (anche notturno) avviene in istituti di cura pubblici o privati, il lavoratore ha diritto ad un cifra giornaliera di 20,00 euro a partire dal giorno successivo al secondo giorno, e per un periodo non superiore a 20 giorni per persona e per anno. Nessuna indennità ci sarà in caso di day-hospital.
Se il ricovero è durato 3 o più giorni, il dipendente avrà diritto ad una indennità di 20,00 euro per ogni giorno di convalescenza. I giorni di convalescenza dovranno essere certificati obbligatoriamente dal medico per un massimo di 10 giorni per persona e per anno.
Il rimborso avviene anche per i ticket sanitari, per le prestazioni come visite specialistiche effettuate presso le strutture del servizio sanitario nazionale.
ASSICURAZIONE PER IL DATORE DI LAVORO
Cassacolf stipula un’assicurazione anche per il datore di lavoro. Questa polizza copre i danni di infortunio personale auto procurato, è una sorta di polizza casco. La copertura arriva fino ad un massimale di 50 mila euro per ogni incidente e per un massimo di 50 mila euro l’anno. Sono comprese la morte o l’invalidità permanente del/la dipendente, oltre al rimborso delle spese legali.
Questa assicurazione copre i danni subiti “in itinere”, cioè nel caso in cui l’infortunio sia accaduto durante il tragitto casa-lavoro o lavoro-casa.
Da questo tipo di assicurazione sono escluse le malattie professionali. Essa, inoltre, non comprende i danni provocati, a terzi, dai collaboratori domestici.
TUTTO INTERESSANTE, MA SPIEGATEMI PERCHE’ NESSUNO RISPONDE A UNA DOMANDA PER ME IMPORTANTISSIMA: Sono operaia COLF a tempo indeterminato. Ho subito un infortunio sul lavoro che mi ha comportato un intervento chirurgico per “frattura esplosa” della testa omerale del braccio destro con protesi inversa. Per tale danno l’INAIL mi ha riconosciuto una permanente menomazione e, durante il periodo di infortunio mi ha pagato l’indennità giornaliera per inabilità temporanea assoluta. Poiché nel tempo le limitazioni funzionali del braccio destro mi hanno causato serie problematiche anche nel movimento e funzionalità del braccio sinistro, la Commissione Medica – ASL mi ha riconosciuta Invalida Civile con riduzione permanente della capacità lavorativa. Per il danno subito conseguenza di un fatto accidentale riconosciuto quale invalidità civile permanente, ho diritto ad essere risarcita dall’assicurazione del datore di lavoro?
In base a ciò che scrivi dovresti (il condizionale è d’obbligo) aver diritto, ma ovviamente il caso va analizzato da un professionista legale.
Buongiorno faccio la colf da circa 13 anni negli ultimi mesi mi hanno riscontrato il morbo di de quervein al polso destro e adesso da circa un mese mi sta venendo anche al polso sx essendo io sinistra mi impedisce movimenti importanti nel lavoro volevo chiedere prenotando certificato medico e denuncia all INAIL mi può essere riconosciuto come danno malattia professionale e ottenere un risarcimento essendo io assicurata ? Gz
Ciao Lara,
il morbo di De Quervain fa parte delle patologia da sovraccarico biomeccanico ed è riconosciuto dall’INAIL:
https://www.inail.it/cs/internet/atti-e-documenti/note-e-provvedimenti/circolari/p1021892281_circolare-inail-n–81-del-27-dicembre-2000.html
Inoltre, ti allego una guida che ti può essere utile, trattando anche la Sindrome di De Quervain:
https://www.inail.it/cs/internet/docs/ucm_141491.pdf
A presto e buona giornata 😉
la ringrazio per la sua risposta quindi le volevo chiedere avviando le procedure verso l INAIL ho la possibiltà essendo una colf di ricevere un indennizzo giornaliero oppure un risarcimento danni? la ringrazio anticipatamente
Ciao Lara,
allora intanto premetto che ci sono alcune regole da seguire per richiedere l’assicurazione da infortuni domestici (quindi anche per le Colf), incluse anche alcune regole obbligatorie. Riassumo solo i punti salienti, per il resto ti invito a consultare la pagina ufficiale INAIL (https://www.inail.it/cs/internet/attivita/assicurazione/assicurazione-infortuni-domestici.html):
1) il lavoro all’interno dell’abitazione deve essere svolto in modo esclusivo ed abituale
2) sono esclusi dal pagamento chi ha un reddito complessivo lordo annuo fino a 4.648,11 e fa parte di un nucleo familiare avente un reddito complessivo lordo non superiore ai 9.296,22 euro annui.
L’Inail ovviamente si impegna al risarcimento del danno (sempre se avvenuto nell’ambiente domestico) erogando, previa apposita domanda da presentare, una rendita vitalizia (se si è accertata un’invalidità di almeno il 27%) o importi variabili in base al grado di invalidità (si parla di un range che va all’incirca da 190 euro a 1300 al mese).
L’assicurazione prevede anche una copertura di rischio morte, in questo caso gli importi di indennizzo saranno erogati ai superstiti.
buongiorno io la ringrazio anticipatamente ma non ho capito una cosa chi ha il reddito di più di settemila euro annua volevo sapere se ha diritto al risarcimento danni o indinnezzo nel mio problema cioè il morbo di de quervain ed essendo colf avendo tutti i requisiti cioè tutti i pagamenti come di legge inps inail ecc cassa colf gz anticipatamente saluti
Ciao Lara,
grazie a te per averci contattato 😉
In merito alla tua richiesta ricordiamo che, indipendentemente dal reddito, il danno biologico viene risarcito dal 6% in poi (vedi questa tabella di indennizzi sui danni biologici). Inoltre deve essere dimostrato, tramite un medico legale, che è dipeso dal trauma generato sul lavoro. Quindi in linea teorica avresti diritto, ma nella pratica ti consiglio di far seguire il tuo caso da un patronato (INAS-CISL, INCA-CGIL, INAC-CIA, EPASA-CNA) che saprà consigliarti come muoverti.
Facci sapere 😉