Come investire il proprio TFR. Al termine del proprio rapporto di lavoro con l’azienda, ogni lavoratore ha diritto al Tfr (Trattamento di Fine Rapporto).
Nel 2006 la riforma previdenziale ha stabilito che ogni lavoratore dipendente, ad eccezione di quelli pubblici, debba scegliere se investire il proprio Tfr per utilizzarlo come strumento di pensione integrativa.

Le scelte a disposizione sono tre:

  1. lasciare il Tfr in azienda;
  2. farlo confluire in un fondo pensione aperto;
  3. farlo confluire in un fondo pensione chiuso;

È valida la regola del silenzio assenso: si hanno 6 mesi di tempo dall’entrata in vigore della legge per scegliere se e dove destinare il Tfr; in caso contrario esso confluirà automaticamente nel fondo chiuso della categoria professionale d’appartenenza.
Se si decide di lasciarlo in azienda bisogna farne comunicazione scritta al responsabile aziendale. In tal caso la legge distingue le imprese con meno di 50 dipendenti da quelle con numero superiore:

  1. Nel caso di aziende con meno di 50 dipendenti, il Tfr rimane in azienda e il datore di lavoro lo restituirà al termine del rapporto lavorativo (per dimissioni, licenziamento o pensionamento); si può anche richiedere un anticipo del Tfr (in misura non superiore ad un terzo), per spese mediche o domestiche dimostrabili.
  2. Nel caso di aziende con più di 50 dipendenti, accade che il datore di lavoro ha l’obbligo di gestione del Tfr che confluisce, così, in un fondo comune di investimento aziendale. Il lavoratore può revocare questa scelta decidendo di far confluire il Tfr in un fondo pensione, ma non può avvenire il contrario, ossia riaffidarlo al proprio datore di lavoro. Se il Tfr confluisce in fondo pensione chiuso, ha un particolare vantaggio: al versamento obbligatorio anche da parte del datore di lavoro si somma il versamento che si deduce dalle tasse della propria dichiarazione dei redditi.

L’importo deducibile non può essere superiore a 5.164 euro.


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2 commenti il TFR: cosa devono fare i lavoratori?

    • Salve ALESSANDRO,
      si intende dire che il TFR del lavoratore verrà destinato in un fondo comune, cioè un insieme di capitali, e quindi sarà versato dall’azienda all’INPS, il quale gestirà questo denaro attraverso il Fondo della Tesoreria dello Stato per l’erogazione del TFR. In sostanza il denaro verrà gestito sempre dall’INPS.
      Saluti.

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