Fondi pensione aperti per un'assicurazione in più per la vecchiaia. Sono stati creati da una normativa del 1993 con l’obiettivo di permettere ai lavoratori, tramite il versamento di contributi volontari, di avere in futuro un’integrazione alla pensione istituzionale. La somma della pensione integrativa sarà proporzionale ai contributi volontari versati.

La gestione dei fondi pensione aperti può spettare alle banche, alle Società di Investimento Immobiliare (SIM), alle società di gestione risparmio, alle imprese di investimento e alle compagnie di assicurazione.
E’ importante ricordare che il capitale dei fondi pensione è garantito e impignorabile, sia per i debiti del gestore che per quelli dell’investitore. A tal proposito ne è garante la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, un organismo pubblico che ha lo scopo di verificare che tutte le relative norme vengano rispettate.

L’adesione ai fondi pensione aperti può essere fatta da tutti i lavoratori: dipendenti sia del settore pubblico che privato, lavoratori autonomi, liberi professionisti e da tutti quei lavoratori per i quali non si prevede un fondo pensione privato o negoziale.

Entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge (gennaio 2007), i lavoratori sono tenuti ad esprimere la loro scelta; in caso contrario si confluisce automaticamente in un fondo pensione chiuso specifico della propria categoria. Se ciò avviene, sarà però necessario attendere 3 (o 5 anni se il fondo è stato costituito da poco), per trasferirsi in un fondo pensione aperto.


I fondi pensione hanno una rendita che scaturisce da investimenti su titoli di stato, obbligazioni, azioni e certificati di deposito, e il loro capitale è sempre garantito: tutto quanto versato negli anni viene restituito con la pensione.
Il cliente è sempre aggiornato sulla rendita accumulata tramite rendiconto annuali, e la pensione viene erogata nel momento dell’età pensionabile, insieme quindi alla pensione istituzionale.
Sono previsti 2 casi in cui può scattare la liquidazione anticipata: cessazione dell’attività lavorativa o morte del cliente; in quest’ultimo caso il capitale viene versato agli eredi a patto che siano trascorsi 15 anni dall’apertura del fondo pensione.

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